Classici da leggere, la mia rubrica preferita evah:
In questo Gennaio di luce assente, in cui fisso instigator e mi chiedo quale matita labbra abbinargli, prendo consapevolezza che, pur avendo il mio nonblog poche issime visualizzazioni, #classicidaleggere è una assoluta certezza nel mio essere una #bloggerpercaso.
Cent’anni di solitudine

Molti anni dopo, di fronte al plotone di esecuzione, il colonnello Aureliano Buendia si sarebbe ricordato di quel remoto pomeriggio in cui suo padre lo aveva condotto a conoscere il ghiaccio
Parliamo di uno degli scrittori più straordinari che vi possa capitare di incontrare nel vostro girovagare in libreria. Parlo di Gabriel García Márquez, ovvero, della America Latina che si fa pagina di libro con i suoi profumi di cocco, peperoncino, riso, cioccolata e tutto quello che la giungla vi ispira.
L’incipit di questo romanzo è senz’altro uno dei più famosi della letteratura.
Il colonnello Aureliano Buendia va a conoscere il ghiaccio e noi siamo già partiti per un continente in cui la calura e il sudore fanno parte del paesaggio, fino a diventare quasi protagonisti della storia. Ogni personaggio è protagonista e comprimario, in un concatenarsi di meravigliosi intrecci di passione, sangue e cibo. Figli legittimi e non compaiono ad ogni pagina, gli Aureliano non si contano più su sette generazioni di Buendia, quasi ti viene voglia di chiamare tua figlia Remedios e di prenotare un biglietto sola andata per Macondo, il paese della irrealtà e della possibilità.
Se non avete mai letto García Márquez avete davvero l’imbarazzo della scelta.
Sto pensando a ‘L’amore ai tempi del Colera‘ la romantica ed infinita storia d’amore di Fermiza daza e Florentino Ariza o a ‘Cronaca di una morte Annunciata‘ una storia di cui si conosce la fine ma non gli straordinari avvenimenti che hanno portato alla morte di Santiago Nasar e ne ho citati solo due.
La scrittura di Gabriel Garcìa Màrquez, premio Nobel, è formidabile, bisogna assaporarla lentamente. Potrebbe darvi il mal di mare o farvi perdutamente innamorare dei tropici. Gabo (come si fa chiamare Màrquez) ha un dono, che è quello di farci credere che tutto sia possibile.
Nulla viene censurato, la morte e la vita sono un ciclo continuo e quello che i suoi personaggi, così umani, posso fare, è solo lasciarsi trascinare dall’amore. In un vero e proprio ‘andirivieni del cazzo, per tutta la vita’ [l’Amore ai tempi del Colera]
Questo romanzo e’ uno dei tanti tesori che mi ha fatto scoprire mio padre, che mi leggeva di macondo neI tempi dei tempi, uno dei suoi tanti regali. E se avete voglia di viverlo in musica, il gruppo folk dei Modena City Ramblers, ci ha scritto un concept album, ‘Terra e Libertà‘.
Avete mai letto i suoi romanzi? Vi piace la letteratura sudamericana?
14 Comments
Ho letto L’amore ai tempi del colera,Cronaca di una morte annunciata…..molto belli,ma Cent’anni di solitudine e’unico! Poiche’e’anche bello lungo durante la lettura ti sembra di diventare parte integrante di quel gruppo familiare e di quel mondo particolare e fantasioso! Mi e’ venuta una gran voglia di rileggerlo! W il blog!!
Grazie! Si e’ stupendo sembra che macondo esista sul serio persa nella giungla della fantasia!
Io sono stata folgorata da questo libro, uno dei classici da leggere assolutamente. Ricordo che lo divorai e penso che tu mi abbia fatto venire la voglia di rileggerlo! ^^
Che bello Foffy, sono sempre contenta di avere un libro in comune con qualcuno. Credo che MarquEz ci faccia sentire ancora dei bambini che guardano stupiti un mondo nuovo.
io ho letto proprio cent’anni di solitudine, stupendo.. un libro da cui trarre tanto 🙂
Ciao Sara! Si e’ un viaggio bellissimo attraverso la vita. Fra le generazioni di uomini guidate sempre dagli stessi eterni sentimenti ed interrogativi
Ho letto sia cent’anni di solitudine che l’amore ai tempi del colera… si sente il profumo delle cose leggendo i suoi libri!!!
Ceci che bello ritrovarti qui 😉 E’ vero sono dei libri aromatici, l’atmosfera è magica e sembra davvero di vaggiare nel tempo e nello spazio grazie a Gabo. commenta quando vuoi mi fa solo piacere!
Passo sempre volentieri dalle tue parti 😉 in attesa di capire meglio il mondo del make up, commento cose di cui conosco un po’ di più 🙂
Sempre su questi “profumi”… Amado e Sepúlveda!
Al prossimo post!
assolutamente, Amado è un’altra America Latina che amo <3
Non ho mai letto cent’anni di solitudine, ma devo assolutamente rimediare!
Mi manderai in rovina con la tua rubrica, sai? <3
Al momento sto leggendo Doctor Sleep, di Stephen King. E' il seguito di Shining, e non lo trovo malaccio. Lo ammetto: a me King piace a fasi alterne. Amo immensamente determinati testi, altri li trovo assurdamente ripetitivi. Ed è per questo che, periodicamente, lo abbandono.
Shining mi era piaciuto ma lo avevo trovato noioso a tratti. L'avrei fatto terminare diverse pagine prima, ad essere sincera. Molto meglio la trasposizione cinematografica, per una volta! ;=)
Il film shining e’ incredibile ma del resto kubrik non e’ vanzina! Ti consiglio di leggere Marquez, e’ una gioia per i sensi!
La letteratura sudamericana è una mia grande passione, Marquez su tutti. Ovviamente Cent’anni di solutudine è il mio preferito!
me lo sentivo che ti sarebbe piaciuto questo post ho notato una comune sensibilità per certi temi <3